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DES: i Distretti di Economia Solidale

DES: i Distretti di Economia Solidale

Tutte le indicazioni che occorrono per essere ben informato sui DES, cioè i Distretti di Economia Solidale che si occupano della gestione dei vari aspetti legati al commercio eco sostenibile ed equo solidale.

Con lo sviluppo dei GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) è nata anche l'esigenza di dotarsi di un organo territoriale che coordinasse le varie realtà esistenti nella zona di riferimento e che fungesse anche da controllore in merito alle prassi adottate. È stato nel 2002 che per la prima volta il termine DES è stato utilizzato ufficialmente, durante il convegno per approvare la Carta per la Rete Italiana di Economia Solidale. In quell'occasione oltre a regolamentare i principi e le procedure di questa nuova tipologia di economia furono introdotti anche i DES in qualità di sedi di riferimento per le realtà locali.
Nello specifico, durante il Tavolo nazionale dei RES fu specificato che “Nel processo di attivazione della RES riteniamo strategica l'attivazione, a partire dai territori, di "distretti di economia solidale", cioè i DES). Questi distretti si configurano quali “laboratori” di sperimentazione civica, economica e sociale, in altre parole come esperienze pilota in vista di future più vaste applicazioni dei principi e delle pratiche caratteristiche dell'economia solidale”.


Ne deriva che gli scopi dei Distretti di Economia Solidale sono quelli di favorire la cooperazione e la reciprocità tra i vari soggetti coinvolti, di valorizzare il territorio e tutte quelle realtà locali che sono fuori dall'ordinario marketing pubblicitario e di sensibilizzare sui temi della sostenibilità sociale ed ecologica, diffondendo le informazioni circa i benefici e i vantaggi che far parte della Rete di Economia Solidale può comportare.

Dato che si tratta di funzioni trasversali, i soggetti che fanno parte dei Distretti dell'economia solidale possono essere individuati nei seguenti: le imprese iscritte nella rete dell'economia solidale e le loro associazioni afferenti; i consumatori e le relative associazioni; i risparmiatori-finanziatori delle imprese e delle iniziative dell'economia solidale e le loro associazioni o imprese (comprese le fondazioni, le casse di risparmio, ecc…); i lavoratori impiegati in una delle attività rientranti nell'economia solidale; le istituzioni (in particolare gli Enti Locali e territoriali) che intendono favorire sul proprio territorio la nascita, lo sviluppo e il mantenimento di esperienze di economia solidale.
Per individuare il proprio DES di appartenenza occorre verificare quali realtà siano presenti nel proprio territorio. Solitamente vi sono sedi centrali nel capoluogo di provincia e dislocazioni territoriali presso le province.