Rifiuti
L'individuo medio di un paese industrializzato, nel corso della sua normale giornata lavorativa, produce numerosi rifiuti: pensate semplicemente alla plastica delle bottiglie d’acqua, alla carta utilizzata per soffiarsi in naso, al cibo che, non venendo utilizzato dopo essere stato acquistato al supermercato, scade e necessita quindi di essere buttato nell’immondizia.Si stima che la popolazione dei paesi cosiddetti sviluppati produca circa più del doppio dei rifiuti rispetto a coloro che vivono in aree rurali e il motivo è palese e alla portata di tutti: la ricchezza e il benessere ci portano ad accumulare sempre di più e a non prestare attenzione di ciò di cui disponiamo, buttando il superfluo che invece, qualora si facesse più attenzione, potrebbe essere facilmente riutilizzato.
Fino a pochi anni fa in Italia non era molto diffusa la raccolta differenziata e, da quando le famiglie italiane hanno iniziato sempre di più a effettuarla, così come i Comuni a dotare le diverse aree della città degli appositi bidoni e cassonetti, la situazione inerente i rifiuti e l’immondizia è andata notevolmente migliorando.
Ad oggi è possibile ottimizzare la condizione inerente i rifiuti utilizzando gli appositi bidoni per la raccolta differenziata, la quale si divide prevalentemente in: materiale organico, plastica, vetro e indifferenziato. Quest’ultima tipologia è quella che desta maggiori preoccupazioni e dubbi alla cittadinanza, dal momento che spesso i cittadini si trovano in difficoltà a comprendere bene cosa occorre buttare nei bidoni dell’indifferenziato.
Grazie al compostaggio i rifiuti organici di frutta e verdura possono essere utilizzati per concimare i campi, così come i rifiuti animali quali il letame, molto utile per la coltura delle piante e dei fiori: sono numerosi, infatti, coloro che utilizzano tale prodotto per consentire ai propri alberi da frutto e alle piante floreali presenti nel terreno di crescere forti e rigogliose.
I rifiuti non sono tutti dannosi per l’ambiente, grazie ai nuovi programmi di finanziamento per coloro che decidono di aderire all’iniziativa di riutilizzare gli scarti per la produzione di energia utile per il sostentamento delle case e delle vetture. Numerosi paesi europei, infatti, hanno promosso degli speciali piani programmatici per impiegare i rifiuti per produrre energia elettrica, al pari del vento (energia eolica), del sole (mediante i pannelli fotovoltaici) e delle correnti marine.
I rifiuti, seppur sono un grande problema per il nostro paese, con i conseguenti problemi delle discariche sempre più sature, possono essere riutilizzati per fini positivi: occorre semplicemente che anche il nostro governo, al pari di quelli di altri paesi, decida di investire nella progettazione e costruzione di appositi strumenti per il riciclo dei rifiuti in un’ottica di crescita e sostentamento utile per la popolazione e per il pianeta.
I programmi di riciclo sono sempre più attivi e anche ai bambini, fin da quando fanno il loro ingresso nella scuola primaria, viene insegnata l’importanza di separare la carta dal vetro e dalla plastica, con la presenza in numerose scuole di bidoni per la raccolta dell’organico.
Un comportamento consapevole, volto alla netta riduzione della produzione dei rifiuti, scegliendo solo prodotti sfusi, che non hanno imballaggi, comprando quanto serve di volta in volta senza eccedere con scorte alimentari che non riusciremo a consumare, differenziando i rifiuti prodotti, valutando di volta in volta se un bene è meglio recuperarlo, riutilizzarlo per altri scopi o se gettarlo via, può portare ad una concreta soluzione del problema.
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