
Pericolo nucleare in Francia: la situazione è da codice rosso | 320 saldature a rischio
È allarme rosso in Francia: le centrali nucleari sono a rischio cedimento e sono necessarie delle decisioni tempestive per evitare la tragedia.Secondo quanto annunciato dalla società energetica francese Électricité de France, Edf ci sarebbero circa 320 saldature a rischio cedimento nelle centrali nucleari gestite dal colosso energetico. Pare siano già state avviate le verifiche che dovranno raggiungere il 90% degli impianti entro la fine dell’anno.
È pericolo nucleare in Francia e a preoccupare la popolazione francese è stata la comunicazione inviata all’Authority nazionale francese per la Sicurezza Nucleare (la Autorité de sûreté nucléaire – ASN) riguardo ad una scoperta davvero pericolosa: è stata rilevata la presenza di una crepa nel reattore Penly 1, e più precisamente nel dipartimento della Seine-Maritime (Normandia).
Non è la prima volta che l’Autorità competente francese chiede al colosso energetico nazionale di effettuare delle verifiche per controllare la presenza di eventuali problemi o anomalie nelle centrali nucleari. Le segnalazioni sono state raccolte già dal 2021 ed è stato inevitabile l’annuncio dell’inizio dei controlli da parte dell’Edf.
Ispezioni nelle centrali nucleari francesi: a rischio 320 saldature
Questa la nota stampa diramata a corredo dell’iniziativa avviata: “320 saldature sulle linee RIS e RRA sono state identificate. La strategia rivista consentirà di controllare, entro la fine del 2023, oltre il 90% delle saldature riparate individuate come prioritarie da EDF.”
Per tale ragione, si prevede un pericolo nucleare in Francia. La scoperta della crepa a grande profondità su una linea del reattore 1 della centrale nucleare di Penly ha quindi spinto l’EDF a rivedere completamente la sua strategia di azione avviando l’ispezione di 320 saldature sospette.
Il discorso sul rilancio dell’energia atomica in Francia è più vivo che mai: i deputati dell’Assemblée Nationale stanno discutendo a proposito di un progetto di legge promosso dal Governo di Macron che prevederebbe la costruzione di sei nuovi reattori EPR entro il 2035. I francesi stanno decidendo anche a proposito della soppressione dell’Istituto di radioprotezione e sicurezza nucleare o meglio della sua eventuale fusione con l’ASN, l’Agenzia per la sicurezza nucleare.
Attualmente in Francia si contano 56 reattori nucleari: una circostanza che interessa anche l’Italia dal momento che Ansaldo Energia ha stretto un accordo con Électricité de France e Edison per una prossima cooperazione nel settore dell’energia nucleare. I tempi sembrano essere maturi per affrontare un discorso di collaborazione a livello europeo che influisca in modo determinante sul taglio dei rapporti di dipendenza energetica dalla Russia.

Riceverai una mail con le istruzioni per la pubblicazione del tuo commento.
I commenti sono moderati.