
Casa passiva
La casa passiva è una straordinaria introduzione nel mercato immobiliare che sta interessando sempre più compratori non solo in Italia ma anche in Europa e nel resto del mondo.Se all’inizio il tema “green” poteva sembrare solo una moda radical-chic, con persone illustri che sceglievano di vivere una vita a basso impatto ambientale per dimostrarsi pronti ad accogliere le novità e le proposte da parte degli ecologisti, adesso si sta presentando sempre più prepotentemente l’esigenza di assicurare agli abitanti del pianeta di poter utilizzare delle fonti alternative di energia, dal momento che i pozzi della Terra si stanno rapidamente esaurendo e, tra poco, ci si potrà vedere costretti a sopravvivere grazie appunto agli strumenti ecologici.
Le case passive si distinguono da quelle tradizionali per il fatto di non includere, al loro interno, alcun impianto per il riscaldamento dell’abitazione: i termosifoni e le caldaie non sono contemplati nel progetto di costruzione della casa e l’arredamento dei suoi interni.
Il pensiero che tutti si possono porre è: “e allora come fanno a riscaldarsi durante l’inverno, coloro che abitano presso tale immobile?”.
Le case ecologiche vengono costruite con una speciale inclinazione verso sud, in modo tale che il sole possa raggiungere facilmente la casa riscaldarla con i suoi raggi, così da rendere superfluo l’utilizzo di impianti di riscaldamento. Occorre inoltre sottolineare il fatto che le case ecologiche, proprio per assicurare un completo isolamento termico, evitando qualunque infiltrazione di gas o di umidità, vengono costruite con appositi materiali molto resistenti e che consentono al calore di rimanere imprigionato tra le mura domestiche: essi sono principalmente il cemento armato, il legno strutturale e i mattoni.
Alcune case passive prevedono l’impiego di una piccola caldaia al loro interno, in modo da garantire di riscaldarsi anche durante i mesi più freddi. In tal caso l’energia non arriverà dagli impianti delle società pubbliche ma bensì da un impianto di autoregolazione termica dell’acqua che, mediante gli appositi pannelli, si riscalderà e, grazie all’azione compiuta dalle pompe della caldaia, arriverà dritta sia nelle case delle persone (consentendo loro di utilizzare l’acqua calda) sia nell’apparato per il riscaldamento degli ambienti domestici.
Il concetto di casa passiva era sconosciuto a molti fino ad alcuni anni fa, sino a quando, nel 1988 in Germania, venne progettata la prima casa a basso impianto ambientale che utilizzava le energie alternative per alimentarsi ed accrescere il calore al suo interno. Essa vide la nascita nel 1991 e riscosse da subito uno straordinario successo: molti imprenditori provenienti da tutto il mondo si dimostrarono da subito interessati a costruire anche nel loro paese le case ecologiche e, a distanza di più di 20 anni, possiamo affermare che questa idea è stata una delle più rivoluzionarie, vantaggiose e proficue nel panorama edilizio, portando vantaggi sia ai consumatori che al pianeta Terra.
Il termine “passivo” è dettato dal fatto che il calore che viene generato all’interno di queste case è il risultato di una somma di apporti di calore di tipo passivi: il sole, l’utilizzo degli elettrodomestici e coloro che popolano la casa.
Fare del bene per l’ambiente è possibile: occorre semplicemente iniziare a ridurre poco alla volta gli sprechi che, talvolta anche inconsapevolmente, produciamo e, passo dopo passo, potremmo arrivare ad acquistare una casa ecologica per assicurare a noi e ai nostri figli una vita sana, a basso impatto ambientale e in sintonia con la natura.

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