
Lampadine a basso consumo
Quello delle energie rinnovabili è un settore su cui molti paesi stanno investendo, forti della convinzione che le innovazioni eco sostenibili, oltre a essere funzionali alla salvaguardia della salute del pianeta, possono costituire anche un ottimo ambito di business. L'eco green è diventato, infatti, quasi uno stile di vita; inoltre gli investimenti nelle innovazioni eco-sostenibili, come ad esempio i pannelli solari o le lampadine a basso consumo, consentono di realizzare un risparmio nel lungo periodo, permettendo il recupero della spesa iniziale.Le lampadine a basso consumo sono una delle innovazioni a favore della sostenibilità dell’ambiente, in quanto consentono di realizzare un considerevole risparmio energetico nelle abitazioni così come nell'illuminazione pubblica.
Il risparmio di energia realizzato impiegando le lampadine a basso consumo si attesta attorno all’80% nelle stesse condizioni di illuminazione favorite dalle tradizionali lampadine e, se produrle richiede una maggiore quantità di energia, questa viene ammortizzata molto velocemente già dopo i primi utilizzi.
L’effettivo risparmio consiste nella quantità di energia elettrica che viene trasformata in luce: mentre le lampadine tradizionali trasformano in luce solo il 5% dell’energia ricevuta, disperdendo la restante, le lampadine a basso consumo, a seconda della tipologia impiegata, trasformano dal 25 al 50% dell’energia ricevuta. Per farsi un’idea del risparmio che comporta l’acquisto e l’impiego di una lampadina a basso consumo si pensi, ad esempio, che una lampadina a fluorescenza da 20 Watt costa in media 10 euro e consuma complessivamente circa 16 KWh, corrispondenti a circa 25 euro, mentre una tradizionale lampadina, alle stesse condizioni, consuma una quantità corrispondente a 128 euro circa.
Le lampadine a basso consumo energetico sono costituite da un contenitore di vetro colmo di un gas inattivo che si irradia con la corrente. Quando il gas entra in contatto con lo strato sottile interno al contenitore della lampada, le radiazioni si traducono in luce diffusa. Vi sono varie tipologie di lampadine a basso consumo, tra le quali si ricordano: le lampadine a incandescenza, le lampadine a scarica elettrica in gas, i led, le lampadine al sodio, le lampade a fluorescenza a frequenza alta e quelle compatte elettroniche e le lampade alogene. È possibile scegliere la tipologia di lampadine sulla base del consumo auspicato, quindi sulla base del risparmio energetico che si desidera ottenere e, di conseguenza, del costo che si intende sostenere. Oltre al risparmio energetico e al ritorno di investimento, ciò che contraddistingue le lampadine a basso consumo è anche la qualità dell’illuminazione. Inoltre, a seconda dell’ambiente da illuminare e al numero di ore in cui in cui il dispositivo deve stare acceso è possibile scegliere la lampadine migliori: sulla base della tonalità di illuminazione e sulla resa cromatica, vi sono modelli maggiormente adatti all’ufficio, al bagno, alla cucina e così via.
Le lampadine a basso consumo sono un’innovazione in campo ecologico che esiste già da diversi anni e che molti hanno già adottato. Si ricorda che questi prodotti contengono mercurio, quindi non possono essere smaltiti come i normali rifiuti, altrimenti rischierebbero di contaminare, anche in piccole quantità, l’ambiente. Relativamente allo smaltimento delle lampadine a basso consumo si consiglia di contattare il proprio comune di residenza oppure di riconsegnarle al negozio presso le quali sono state acquistate.

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