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Car sharing

Car sharing

Il servizio di car sharing è stato introdotto solo da alcuni anni nel panorama italiano e, sull’esempio dell’enorme successo che ha riscosso in tutto il mondo, soprattutto in paesi quali gli Stati Uniti, l’Inghilterra e il Giappone, ha ottenuto numerosi consensi anche nel Belpaese.

A differenza del passato, quando occorreva acquistare obbligatoriamente un’automobile per effettuare gli spostamenti all’interno della propria città o all’esterno, salvo qualora non si propendesse per l’utilizzo della bicicletta o dei mezzi pubblici, al giorno d’oggi è possibile usufruire del servizio di car sharing e prendere in prestito una vettura da utilizzare per effettuare le commissioni o per qualunque esigenza si presenti.

Il car sharing è, a tutti gli effetti, un servizio commerciale che viene messo a disposizione da alcune aziende che si occupano di fornire le proprie vetture ai cittadini che necessitano di accedere a una macchina in tempi brevi e con la possibilità di fruire di numerose agevolazioni.
L’iniziativa di introdurre in numerose città il servizio di car sharing ha preso avvio dal circuito nazionale promosso dal Ministero dell’Ambiente, con la messa a punto di numerosi programmi per consentire alla cittadinanza di godere appieno dei benefici derivanti da codesto servizio.

Qualora si fosse residenti in una delle città che hanno aderito a tale progetto e, pertanto, si sono dotate del car sharing, e si avesse effettuato l’abbonamento di durata annuale (il cui costo varia a seconda delle singole città), vi è la possibilità di usufruire di tale servizio non solo all’interno della propria città di residenza ma anche presso le altre città: l’unico vincolo è che, queste ultime, devono aver effettuato l’integrazione nel circuito nazionale.
Alla fine del 2009 gli utenti italiani che avevano effettuato l’abbonamento annuale al car sharing erano superiori i 15.000 e tale cifra è cresciuta nel corso degli anni, tanto che, al giorno d’oggi, i fruitori del servizio hanno superato quota 70.000.

Le regioni d’Italia che hanno effettuato l’iscrizione al circuito nazionale per il car sharing sono in tutto otto: la Toscana, la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Piemonte, la Liguria, la Sicilia, il Veneto e il Lazio e, tra i numerosi vantaggi che tale servizio mette a disposizione dei propri abbonati, vi è l’assenza del vincolo del parcheggio fisso per quanto concerne la partenza e l’arrivo del veicolo (per esempio, qualora un utente desiderasse, potrebbe prendere in prestito una vettura a Firenze e riconsegnarla a Milano). Tale opzione viene chiamata comunemente Car2go e ha riscosso, sin dal momento della sua introduzione, molti consensi positivi da parte di tutti i fruitori del servizio.

Le automobili che vengono messe a disposizione degli utenti con il car sharing sono prevalentemente elettriche e a basso consumo, consentendo così a coloro che usufruiscono del servizio di risparmiare e viaggiare in completa sicurezza senza tuttavia tralasciare l’aspetto ecologista, dal momento che tali vetture non emettono sostanze inquinanti e, pertanto, permettono di spostarsi senza tuttavia danneggiare negativamente l’ambiente.
Tra le numerose città italiane, Torino è stata una delle principali promotrici del servizio di car sharing: esso, all’interno della prima capitale d’Italia, ha preso avvio nel novembre del 2002 e, ad oggi, conta 115 parcheggi, 76 automobili a disposizione dei cittadini che hanno effettuato l’abbonamento e oltre 2000 utenti.

Per poter accedere al servizio di car sharing occorre effettuare l’iscrizione all’apposito sito presente online “IO Guido Car Sharing”, immettendo le proprie generalità e pagando la tassa di abbonamento scelto; in seguito, è possibile prendere in prestito la vettura semplicemente prenotando il servizio online o chiamando il numero verde 848 810000, indicando quale vettura si desidera, il parcheggio ove è possibile andarla a ritirare, l’ora in cui si necessita di prelevarla e l’ora in cui è previsto il deposito. Per aprire la portiera della vettura è sufficiente strisciarvi sopra la tessera (che verrà rilasciata al momento dell’iscrizione) e così anche per chiuderla al momento del termine della corsa mentre, per le soste intermedie, occorrerà utilizzare le apposite chiavi; per quanto concerne il costo, esso varierà a seconda del tempo in cui si è usufruito della vettura.

Inviato da Piero il 09/01/2014 alle 12:16

Se usi la macchina poco e solo in città, è una figata.