Auto a idrogeno: a che punto siamo?
Una guida pratica e completa con tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulle auto a idrogeno per sapere a che punto si è arrivati con la ricerca e la realizzazione dei prototipi.La ricerca e la sperimentazione scientifica negli ultimi anni si è focalizzata sui nuovi materiali e prodotti che possono essere impiegati per sostituire le fonti di energia che vengono utilizzate attualmente e che potrebbero esaurirsi nei prossimi decenni.
Così come il petrolio, infatti, anche il carbone è uno dei materiali che produce più energia ma che è destinato a esaurirsi rapidamente se non vengono ideati dei metodi alternativi di alimentazione delle vetture. Per questo le ricerche di molti paesi europei e internazionali si sono focalizzate sullo sviluppo delle auto a idrogeno, poiché la combustione con questo elemento sembra assicurare la migliore resa in confronto al procedimento avviato, cioè l'energia liberata con il processo chimico è proporzionale alla materia prima combusta. In realtà è stato osservato che essendo l'idrogeno un materiale di solito legato al altri elementi, per spezzare le catene energetiche che tengono insieme i vari elementi occorre che venga impiegata molta energia per isolare gli elementi. Tuttavia , questo procedimento risulta essere ancora uno dei più convenienti perché l'idrogeno è l'elemento che rende di più a fronte dell'energia spesa per renderlo utilizzabile come combustibile.
Sono stati infatti superati gli ostacoli in merito all'utilizzo dei combustibili fossili per isolare l'idrogeno: se non fossero state scoperte delle vie alternative si sarebbe rischiato di dover utilizzare grosse quantità di carbone per poter utilizzare l'idrogeno. Questo avrebbe rappresentato un paradosso poiché l'idrogeno avrebbe dovuto sostituire i combustibili fossili, non utilizzarli per avere fonti di energia alternative. Grazie all'elettrolisi, alla termolisi a ai procedimenti biotermochimici i ricercatori hanno trovato dei metodi che non implicano l'utilizzo di combustibile fossile per poter isolare l'idrogeno e utilizzarlo come propulsore.
Anche se questi procedimenti comportano dispendio economico ed energetico, la strada dell'idrogeno rimane ancora una delle poche alternative percorribili in vista di una probabile futura scarsità di combustibile fossile. Questo ancora oggi rimane il tipo di combustibile più economico ed efficiente, ma non si possono disconoscere le stime che indicano una sua ridotta disponibilità negli anni a venire. Inoltre, è stato previsto che con uno sviluppo degli impianti a idrogeno dovrebbero essere superati i difetti che vengono oggi ancora riscontrati in merito agli altri combustibili, cioè la bassa densità, la discontinuità e l'aleatorietà.
A livello internazionale sia gli Usa, che il Giappone che la Comunità Europea stanno investendo molti soldi per realizzare dei prototipi che siano efficaci ed efficienti. Le prime sperimentazioni sono state fatte da General Motors, dalla Mercedes e anche la Fiat in Italia si sta affacciando su questo nuovo ambito in partnership con altre aziende. È stata la Toyota che per prima nel 2014 ha commercializzato la prima auto a idrogeno, ma sembra che i mercati non siano ancora del tutto pronti per questo tipo di innovazione.
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